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Pena naturale

Giugno 2023
Pena naturale

La “pena naturale”. La ricorda il giudice del Riesame di Torino, Stefano Vitelli, rigettando la richiesta della Procura di Ivrea di divieto di avvicinamento per Omar Favaro (responsabile a 17 anni, nel 2001, insieme alla fidanzatina Erika, del massacro di Novi Ligure) alla ex moglie e alla figlia, a seguito di denuncia per maltrattamenti e violenze in famiglia.

“Emerge qui, ed è un aspetto molto interessante non solo sul piano giuridico ma anche delle scienze umane, filosofia morale, psicologia” scrive il giudice, “una pena naturale che insiste nel tempo anche al di là di quella giuridica già espiata. Pena, naturalmente, che si manifesta in varie forme: rispetto alla moglie che considera il Favaro un uomo irrimediabilmente perduto, rispetto alla figlia minore (sei anni) per la quale si pone ormai la problematica questione della rivelazione del trascorso del padre”.

E aggiunge: “In questo senso un ordinamento liberale e democratico maturo e saldamente ispirato ai principi costituzionali (tra cui quello di una pena che tende alla rieducazione del condannato) non deve temere di giungere, previa attenta valutazione, a un giudizio di inattualità concreta di pericolosità sociale nei confronti di un indagato pure con un passato così gravoso (soggettivamente) e grave (oggettivamente) sulle spalle”.

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